lunedì 8 maggio 2023

Milonga "Cafè Dominguez"

Al numero 14 di via Rovigo, una viuzza parallela al naviglio, si trova la Bocciofila Martesana. La strada in quel punto fa una curva a gomito con un anonimo cancello sul lato esterno. La domenica dopo le sei di sera si vedono entrarvi persone che han visto molte primavere, con passo tranquillo e misurato, come di chi va a messa.

Il campo di boccie coperto si trasforma la domenica sera in una pista da ballo, circondata di tavoli per chi cena e di sedie per chi viene solo per il tango. Fin quasi a mezzanotte si possono ammirare coppie danzanti avvolte da melodie di un tempo perduto.

Molte donne indossano vestiti della foggia più diversa, che mai oserebbero esporre in altre occasioni che questa: superbamente eleganti, oppure osé per gli spacchi laterali che lasciano spuntare splendide gambe. Alcune sono più discrete nell'abito, ma non nelle scarpe.

Tutte volteggiano con grazia voluttuosa e quando il ballerino si ferma per una breve pausa di sospensione musicale, le gambe disegnano adorni sulla pista come pennelli su una tela. Nessuna coppia fa gli stessi passi. Ognuno ha uno stile diverso quanto il vestito indossato.

All'inizio di ogni tanda gli uomini invitano a ballare le donne mischiandosi spesso e volentieri con chi non si conosce, per il piacere di scoprire la novità di un diverso incedere, la dolcezza di un abbraccio, la poesia di un corpo che si dona per il tempo di qualche canzone.

Si respira una libertà sconfinata, l'essere gioioso di una forma-di-vita che si va perdendo, che è già irrimediabilmente perduta, e che proprio per questo sfugge insolente ad ogni dispositivo di potere.