giovedì 13 ottobre 2016

Pressurizzàti

 "Mi cliente no tiene prisa" 
Antoni Gaudì

Depressione indica il venir meno di una pressione. Ma quale è la natura di questa pressione psichica? Premere significa in prima istanza esercitare una forza su una superficie dall'esterno, quindi anche spingere a fare o a muoversi in una direzione non decisa dal soggetto. Subire una pressione dunque equivale anche ad essere manovrati: ne conseguirebbe che il depresso è malato in quanto non è più manovrato. Una suggestione etimologica può essere l’indizio di un fatto ontologico?

Un altro spunto, sempre di natura etimologica proviene dal fatto che mettere fretta si può dire anche con il termine pressare, che in centro Italia ha anche il sostantivo dialettale “pressa”, non per indicare il macchinario, bensì sinonimo appunto di fretta, proprio come l'equivalente spagnolo "prisa". In effetti il depresso è anche uno che non ha fretta. In un sistema economico produttivo che ci vuole competitivi, ingranaggi efficienti e scattanti, non avere fretta è certo un difetto da correggere, una malattia da curare.

Se la pressione invece viene dall'interno, come in un pneumatico, si può parlare ancor più propriamente di inflazione psichica. Il depresso in effetti non è un pallone gonfiato, non si crede importante, non è vanitoso né arrivista. E questo è un guaio perché in primo luogo non ha la motivazione necessaria ad essere competitivo ed efficiente, ma oltretutto non è nemmeno un consumatore facilmente manipolabile dai media perché non insegue febbrilmente un desiderio di autorealizzazione, non percepisce sé stesso come centro di attenzione cui dedicare ogni energia, su cui investire tempo e risorse.

Il depresso si lascia andare, oserei dire che forse si lascerebbe vivere se la società attorno non gli inculcasse con ogni mezzo che quel suo lasciarsi in pace, darsi tregua, mollare la presa, non è lasciarsi vivere, ma lasciarsi morire, perché l'unica vera vita degna di essere vissuta sarebbe solo quella pressurizzata.

Quindi poiché sfugge al sistema di produzione e consumo, il depresso va medicalizzato. Depressione e deflazione non a caso sono due termini anche economici, ed entrambi negativi, indicatori nefasti di una economia malata. Ma se il linguaggio medico e quello economico convergono, è forse urgente farsi domande, nutrire sospetti.


Sagrada Famìlia

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